Raffaele, la Rolleiflex e il sentirsi a casa ...

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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Nikita
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Rolleiflex: less is more ?

Oggi vi parlo della mia esperienza con la Rolleiflex.
La Rolleiflex in se è bellissima e geniale.
Lo si avverte subito, sin dal momento in cui si inserisce la prima pellicola, la si passa sotto un sottile rullo di acciaio pieno, la si avvolge al rocchetto, si chiude il dorso, e la si avanza fino al primo fotogramma segnato dalla fotocamera automaticamente e meccanicamente.
La mia è una 3,5 F senza esposimetro dotata di un Planar 75 mm 6 lenti, almeno così mi hanno detto.
Ho anche una Yashica Mat 124 G con l'80mm (similtessar).
Preferisco il 75 mm, perchè ha una visione leggermente più grandangolare dell'80, più vicina alla visione del nostro occhio.
Un 75mm nel formato 6x6 è quasi l'equivalente del 40mm nel formato 135, solo che è un 40mm 4x4 (leggi 6x6).
In altre parole, nel formato 135 è presente un lato lungo e un lato corto, sul lato lungo la visione "medio grandangolare" si esprime al meglio, nella Rolleiflex abbiamo due lati ugualmente lunghi. E non è poco.
Ciò è vero anche con l'80 ovviamente, ma il 75 è più intrigante, almeno nel mio caso.
La Rollei è leggera, compatta ed essenziale.
Mi verrebbe da dire Zen, ma questo lo lasciamo ai radicalchic.
La compattezza, l'essenzialità, la resa dell'ottica, i lati uguali tra loro, ispirati comunque ad una "visione sul lato lungo" rispetto al formato 135, credo siano i fattori entro cui si nasconde la naturalezza che la Rolleiflex infonde.
Con la Rollei biottica è stato un colpo di fulmine, sin dall'inizio la macchina mi è sembrata subito familiare, quasi come se l'avessi usata da sempre ed usato solo quella.
Ho provato anche a farci del "reportage domestico", ogni tanto, e se qualche scatto è venuto bene (piace agli altri) o mi piace particolarmente, la soddisfazione è sicuramente più "intensa".
In più passare dal formato rettangolare a quello quadrato mi aiuta ad essere più sensibile e pronto a vedere le cose in modo diverso, anche se gli scatti con il 6x6 sono sicuramente più meditati, quasi contemplativi. Poi un negativo 6x6 è bellissimo, tridimensionale nella sua plasticità.
Per me la Rolleiflex è un altro mondo, e modo di fotografare.
E' evidente che tali sensazioni le dico con tutta l'umilta' che la circostanza richiede non essendo io un virtuoso della fotografia
Il Planar della Rollei è semplicemete fantastico, morbido, nitido e plastico da morire.
Poi con un negativo così in C.O. ottieni quello che vuoi.
Io ho alcuni scatti fatti nel cantiere navale dove seppure la plasticità della foto ti ammalia, poi ti accorgi che riesci a vedere bene anche ogni venatura del legno, perciò nitidezza assoluta. Altre foto invece ti colpiscono subito per la loro nitidezza, ma man mano che le osservi ti rendi conto della loro plasticità
Presumo quindi che il planar sia molto plastico oltre che nitido, mentre le ottiche fuji per esempio, altrettanto ottime, puntano più sulla risolvenza, perciò credo siano più dure.
Un' Hassy non credo sia più flessibile nell'utilizzo, ma l'ho usata solo una volta, credo solo sia diversa.
Se esco a fotografare con il medio formato non mi è indispensabile avere il magazzino intercambiabile, almeno a me.
La Rollei quando scatta è un soffio, l'Hassy urla e avverte i gendarmi, per me è importante.
L'Hassy pesa enormemente di più.
La Rollei ti abitua a scattare solo con quello che hai, non hai la possibilità di cambiare ottica, è fondamentale.
Io sono molto pigro, non cambio mai ottica, al limite ho corpi diversi con ottiche diverse, forse nemmeno tutte necessarie, alcune rappresentano la c.d. "coperta di Linus".
Ma la pigrizia nel cambiare ottica mi ha sempre spinto ad arrangiarmi con quello che ho a disposizione in quel momento.
La foto di Padre Pio per esempio è venuta fuori così.
Avevo la M6 con il 50cron e solo quello.
Mi infilo in un posto molto piccolo per fotografare.
Finchè mi rimproveravo di non aver con me il 35mm inquadravo, ma non scattavo.
Appena mi sono arrangiato a fotografare al meglio con quello che avevo, sono riuscito a propiziare la fortuna e a fare uno scatto buono.
Credo sia tutto.
Insomma, se devo andare in giro a fotografare come se fossi un rabdomante alla ricerca di una sorgente, io non penso che alla mia Rolleiflex ...

Vi dedico una bellissima citazione di Robert Doisneau, il quale si sa scattava con una Rolleiflex. Ecco cosa ne pensava: “ Non mi è mai piaciuta la violenza, nè quella fisica nè tanto meno quella intellettuale. Io sono una persona che nutre un profondo rispetto per gli altri, non ruberei mai e poi mai una foto, chiedo sempre prima di scattare e la Rollei mi calza come un vestito fatto dal sarto: quando scatto sono costretto ad abbassare la testa ed inchinarmi di fronte ad un soggetto che se non mi prestasse il centesimo di secondo della sua vita mi costringerebbe a fotografare solo alberi e sassi".

Concludo con una riflessione sulla fotografia.

Non credo ci possa essere niente di più gratificante che intrecciare, anche solo per un attimo, la tua vita con quella di qualcun altro per poi andarsene via tutti e due, un po’ più ricchi nell’animo (liberamente tratto da H. Hesse).
Questo è quello che mi spinge a fotografare.
Questo credo sia un pò l'essenza della fotografia: ogni foto che scatti ti arricchisce di quanto gli altri hanno saputo e voluto offrirti, e di quanto tu hai saputo offrire loro.
Il bello è cominciare e finire tutto con un inchino.

Grazie della cortese attenzione.

Tutto è nato da una piacevolissima, e non poteva essere altrimenti, chiacchierata con il Grande Raffaele Bartoli, a cui dedico questo scritto.

Cari saluti.

Nikita
charlie29
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grazie a te nik!!
ah....che bello...adesso non andrei a letto!parole dette in sta maniera mi caricano!!bello,... bellissimo il tuo discorso..l'ho letto 2 volte!
mi spiace solo non capire ancora il gesto dell'inchino....c'ho provato...ma mi è venuto il torcicollo!! :P seplicemente non ho trovato feeling con l'attrezzo!
però grazie!
notte
..tutto muore,è la regola,..ma tutto ciò che muore un giorno tornerà...."
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ulyssesitaca
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a deep bow to you, Sir.
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mauro ruscelli
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Un piccolo trattato sul perche' usarla, ma QUALE usare?
Modelli e costi suggeriti?
Mauro

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mauro ruscelli ha scritto:Un piccolo trattato sul perche' usarla, ma QUALE usare?
Modelli e costi suggeriti?
Tutte Mauro, tutte.

A cominciare proprio dalla 3,5 Planar, per quello "stato di grazia" che è incorporato in quelle sei lenti, o l'incredibile 3,5 Tessar perchè ogni volta che stampi una foto ti meravigli come un bimbo davanti ad un croccante di mandorle. E la Rolleicord, che semmai possibile, è una Rolleiflex ancora più Zen.

Nat
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luca rubbi
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Bellissimo!!!

L'ho già messo nella sezione Tecnica/Rolleiflex...

:smile:

Ciao
Luca
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mauro ruscelli
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Qualcuna ha l'esposimetro? o e' poco zen?
Mauro

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NatRiscica
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Tutte le Rolleiflex erano disponibili a scelta con l'esposimetro o senza.
Le Rolleicord sono tutte senza esposimetro.
Io ad esempio ho due Rolleiflex 3,5 T, una con l'esposimetro (preciso e costruito da Gossen) e l'altra senza.

Nat
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Marco Barretta
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Secondo me non ci si dovrebbe fissare troppo con il Planar a 6 lenti, va benissimo anche quello a 5.
Un negozio di Milano, non ricordo chi (forse Wata) mi ha detto: sfido qualsiasi esperto a livello mondiale a distinguere una fotografia ottenuta da una 5 lenti da una 6 lenti.
Io ho la 6 lenti e l'adoro, ma le foto fatte con la 5 lenti mi sembra ugualmente eccezionali.
Senza considerare che il numero di matricola a partire dal quale si è aggiunta una lente (28XXXX) non è di assoluta certezza.
New Old Camera aveva una 3,5 f con matricola superiore è diceva che era comunque a 5 lenti.
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Nikita
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Si,
tutte belle parole (alludo al mio intervento), ma quello che contano sono i fatti.

Con una Rolleiflex ...

Nikita

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luca rubbi
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Molto bella Nik, se la cosa non ti offende mi ricorda Moreno Gentili, un fotografo che amo molto.

Ciao
Luca
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cristian vidmar
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Io alcuni anni fa ho preso una Rolleicord IVb, assolutamente come nuova, per 180 euro. Dopo un paio di settimane ho preso una IVa e una Rolleiflex della stessa epoca per due miei amici. La mia ha un Xenar 75/3.5 (che è la denominazione Schneider del Tessar, al Planar corrisponde il Xenotar) di resa splendida nel bianconero; non male nel colore ma in questo caso è sicuramente da preferire un Planar più recente. Niente esposimetro ovviamente. Lo schermo è piuttosto scuro ma finché si può pensare di scattare a mano libera va benissimo, nei notturni invece è un vero casino. Mi sento di consigliare una come la mia a chiunque visto il prezzo. L'uso non è affatto difficoltoso, per certi versi è anche più comoda della Rolleiflex (manopolona di messa a fuoco al posto della rotellina) e in generale è più facile trovare della rolleicord in ottime condizioni dato che le rolleiflex erano più diffuse tra i professionisti. Nei miei piani sicuramente c'è una Rolleiflex recente con esposimetro, nei miei sogni proibiti invece c'è questa.
Cristian
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NatRiscica
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Bellissimo lo sfuocato-mosso del soggetto in primissimo piano.
Grande immagine, con una Rolleiflex...

Nat

P.S. A video anche i toni sono splendidi.
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ulyssesitaca
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mauro ruscelli ha scritto:Un piccolo trattato sul perche' usarla, ma QUALE usare?
Modelli e costi suggeriti?
Nicola ha gia' detto tutto su questa piccola meraviglia; ci sono cose che sono molto di piu' della somma dei loro componenti, come il Chianti, certe Jaguar, "Il nome della Rosa", Caterine Deneuve in eta' matura, la cassatina di Palermo, l'alba, la "sonata al chiaro di luna" e cosi via. La Rollei entra di diritto in questo gruppo, offrendo una sommessa poesia di fascino quieto, per intenditori di Vita, non per intenditori di fotografia soltanto.

Come sempre, prima e' meglio provarle, soprattutto se si parla di bestie strane come Rollei o Leica M.
I prezzi non variano molto tra i vari modelli. Volendo spendere poco, direi una tessar a 250 euro su ebay. La versione grigia, che se vuoi ti faccio provare, e' anche molto bella esteticamente. Da acquistare il paraluce e, volendo divertirsi, per due euro c'e' una serie di filtri e lenti addizionali di dubbia utilita' ma grande fascino, montati su baionette in alluminio.
La planar 6 lenti (stesso discorso del summicron 35 IV versione: gli ultimi esemplari prodotti, cui e' stata aggiunta una lente dietro) pare siano un capolavoro ottico assoluto per il bn.
Qualcuno giura che la versione col 75 Shneider fosse ancora meglio. Io l'avevo (ho comprato tre rollei a due lire da un industriale che se ne disfava ) e l'ho ceduta senza neanche chiedermelo, visti i risultati del planar.
Le ottiche Hasselblad sono globalmente meglio, comunque (secondo me 50FLE, 100/3.5 e 180/4 di Hasselblad sono un meraviglioso blend di arte e tecnica di ottica fotografica che prescinde da qualunque test idiota e lascia muti e imbarazzati di fronte ai risultati), ma sono due cose diverse.
Meccanicamente le Rollei sono semplicissime e robuste: da quanto ne so, soffrono solo di pigrizia da non uso dell'otturatore centrale sui tempi lenti, e talvolta si rompe la grossa molla di carica (?): in entrambi i casi gli interventi sono di poco conto.
Alcuni reporter inglesi la tenevano (la tengono ?) in un angolo della borsa e la tirano fuori per il ritratto ambientato quando c'e' la calma per farlo. Tra tutti, c'era Antony Suau se non vado errato, che la usava insieme a due M6, ma controllero'.
Se vuoi vederla all'opera, eccoti un link di pregio:

http://www.edkrebs.com/

Io la uso con TRI-XP 320, esposta a 200 e sviluppata in rodinal 1+50 in genere con esposimetro separato a luce incidente, e ogni volta mi meraviglio dei risultati.
Raffaele
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gianniansaldi
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altro grande scritto. grazie nik.
sto per bestemmiare... ma non mi trattengo e lo dico: ma pensa te se un giorno come c'è la telemetro digitale spuntasse fuori anche una rolleiflex digitale...
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